come essere più precisi in pittura

La pazienza e la precisione sono ingredienti fondamentali per la pittura. Se per la prima c'è poco da fare se non allenarla, per la seconda si possono mettere in pratica piccoli trucchetti che ci facilitano la vita.

La pazienza e la precisione sono ingredienti fondamentali per la pittura. Se per la prima c’è poco da fare se non allenarla, per la seconda si possono mettere in pratica piccoli trucchetti che ci facilitano la vita.

Quando si parla di pittura delle miniature si pensa inevitabilmente a qualcosa per cui serve pazienza e molta precisione. Molti fattori possono incidere sulla nostra precisione, che viene influenzata dalla nostra vista, dalla coordinazione occhio mano e dalla stabilità delle nostre mani. Ma quando uno o più di questi fattori ci remano contro, anzichè rinunciare possiamo affidarci ad alcuni piccoli trucchetti per renderci la vita più facile. Ecco quelli che io ritengo più utili e che ovviamente spero possano dare una mano anche a voi.

  1. Pennelli ben tenuti e precisi

Sì, sembra ovviamente un’ovvietà, e probabilmente lo è, ma spesso quando si è agli inizi ci si crede meritevoli solo di pennelli scadenti o mediocri, magari perchè non si sa se si continuerà con l’hobby o si ha un budget limitato. La realtà è che i pennelli sono un prolungamento della nostra mano, e se ci ostiniamo a usare strumenti non performanti, non otterremo mai dei buoni risultati. Ho realizzato in passato un video (che trovi qui) con alcuni consigli su come tenere i pennelli fin da subito, così da non ritrovarsi a buttare presto pennelli nuovi ma di qualità.

La tipologia di pennelli migliore è senza dubbio quelli in martora Kolinksy, con setole morbide e capaci di tenere la forma al meglio, se trattati con le giuste attenzioni. Ognuno di noi può trovarsi bene utilizzando pennelli più grandi come il 2,5 e il 3, oppure pennelli piccoli come l’1,5 e 1, o ancora con pennelli ancora più piccoli lo 00 e lo 0. Il mio consiglio però è quello di fare delle prove e vedere con quali pennelli ci si trova meglio perché è una cosa molto personale. Io ad esempio preferisco utilizzare sempre pennelli più grandi, che hanno più serbatoio, ma che mantengono la punta molto sottile. Ciò che fa veramente la differenza non è tanto la misura del pennello ma quanto è tenuta bene la punta, quindi non è detto che per essere precisi ci si debba costringere a dipingere dei modelli utilizzando pennelli come l’1,5 e 1,2. Oltre a metterci molto più tempo lasceremo anche più segni delle pennellate. Quindi trovare gli strumenti giusti e averne cura è il primo passo per dipingere con più sicurezza e precisione.

2. Impugnare il pennello nel modo corretto

Una volta che abbiamo trovato i pennelli più adatti a noi, dobbiamo anche imparare e migliorare il modo in cui li teniamo. Istintivamente quello che facciamo quando prendiamo in mano per la prima volta un pennello è tenerlo come teniamo la penna, come scriviamo. Se però nel corso degli anni abbiamo imparato a tenere la penna in un modo non molto corretto, cosa che non è detto che influisca la nostra scrittura, lo stesso non si può dire del pennello.

Infatti il metodo più corretto è quello di tenere il pennello tra la punta dell’indice, del medio e del pollice. In questo modo riusciamo ad avere un pieno controllo sui movimenti, sia grandi che piccoli, e ad essere più precisi e avere il supporto di tutte e tre le dita che tengono bene saldamente il pennello.

Oltre a come teniamo il pennello è importantissimo far caso anche alla distanza alla quale teniamo le dita rispetto alle setole. Infatti se noi teniamo le dita molto lontane dalle setole non avremo un gran controllo sul movimenti del pennello, cosa che invece succede se avviciniamo le dita sempre di più all’attaccatura delle setole, non sulle setole attenzione perché altrimenti potremmo cambiarne la traiettoria, ma proprio appena prima. In questo modo i movimenti che dovremo fare con le mani saranno veramente minimi e riusciremo ad avere molta più precisione nelle nostre pennellate.

3. Rapporto tra le due mani

Il prossimo consiglio invece riguarda il rapporto tra la mano di supporto, ovvero quella che tiene il modello, e quella che svolge le pennellate. Se utilizziamo l’indice della mano che tiene il modello come un punto d’appoggio per il mignolo della mano che dipinge, riusciremo a creare un punto fermo e quindi a dare maggiore stabilità alla mano attiva. Sembra sicuramente una sciocchezza scontata ma quando dipingete provate a dare un’occhiata se già lo fate perché se invece vi ritrovate a tenere le mani molto distanti senza nulla che le unisce sicuramente noterete una grande differenza con questo piccolo trucchetto.

4. Superficie d’appoggio

Altra cosa molto importante la quale fare caso è cosa appoggiamo sulla scrivania mentre stiamo dipingendo. Ho visto persone dipingere anche senza appoggiare gli avambracci nei gomiti quindi dipingendo quasi sospesi per aria. In questo modo però non abbiamo nessun tipo di punto d’appoggio e questo non può che influire sulla nostra precisione. L’ideale sarebbe appoggiare gli avambracci al bordo della scrivania. In questo modo riusciamo ad avere una buona stabilità. Se questo non è possibile perché magari ci impedisce di tenere la miniatura alla distanza che per noi è corretta e ci fa sforzare troppo il collo, a quel punto conviene appoggiare i gomiti, che hanno una superficie d’appoggio più piccola e meno stabile, ma comunque ci permette di tenere il modello più in alto più vicino al nostro sguardo.

5. Usare occhiali o lenti d’ingrandimento

Se sentiamo di aver bisogno di lenti di ingrandimento come occhiali con la lente oppure le luci con la lente non c’è nulla di male a utilizzarle, ognuno ha una vista diversa. Io purtroppo non ne ho nessuna da mostrarvi perché non riesco proprio a utilizzarle, non mi trovo bene. Ve ne lascio comunque qualcuna qui:

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6. Seguire l’ordine giusto

Sicuramente una delle cose più fastidiose durante la pittura è il fatto di sporcare qualcosa mentre si sta dipingendo qualcos’altro. Una piccola accortezza a questo riguardo è sicuramente l’iniziare a dipingere dal punto più interno quello più difficile da raggiungere. Sembra scontato anche questo, ma tante volte presi dalla foga si inizia dall’elemento che sia più voglia di dipingere senza pensare poi che altri elementi adiacenti sono più difficili da raggiungere. Quindi prima di iniziare è bene prendersi un momento di pausa, osservare il modello e capire quali sono le parti che ci metterebbero più in difficoltà e che ci farebbero sporcare quelle adiacenti. Fare prima quelle e poi via via proseguire con quelle più esterne. Uno dei vantaggi della wet palette è quello di mantenere i colori freschi durante le sessioni di pittura e il fatto di avere i colori ancora a disposizione sulla wet palette sicuramente ci fa proseguire un po’ più a cuor leggero. A chi non è capitato di sporcare il viso del modello mentre stava dipingendo gli amatissimi occhi?

7. La pressione sulle setole

Anche la pressione che esercitiamo sul pennello è molto importante. Ogni pennello ha una proporzione diversa tra la lunghezza delle setole e la base. Alcuni sono un po’ più consistenti come ad esempio i Roubloff o i Raphael, altri invece come la Silver Series di Green Stuff World, ha una proporzione molto diversa tra la lunghezza e la base che li rende più affusolati. Ognuna di queste tipologie di pennelli necessita di una pressione diversa da esercitare sul modello. Il mio consiglio anche in questo caso è di fare delle prove. Le prove Io vi consiglio di farle su un foglio di carta perché lì c’è la facilità di avere una superficie liscia che non ci mette in difficoltà con forme e volumi diversi. Di conseguenza una volta che avremo preso dimestichezza sulla carta e sapremo mantenere la stessa distanza lungo tutto il tratto sarà molto più facile fare questa cosa anche su un modello tridimensionale. Se infatti andiamo a esercitare troppa pressione su un pennello le setole tenderanno ad aprirsi quindi a perdere completamente la forma sottile che hanno e andare a creare una sorta di pennellata a ventaglio, che oltre a fare una forma veramente sgradevole e poco precisa potrebbe anche andare a sporcare le aree adiacenti.

8. Supporti per miniatura

Utilizzare sempre qualcosa per sostenere il modello, che sia un semplice tappino di sughero con una pallina di Patafix oppure l’handle di Redgrass Games, ci permette di avere più controllo e presa sulla miniatura. Entrambi gli strumenti sono delle ottime opzioni, ognuno dei quali secondo me ha dei punti a favore. I tappini di sughero ad esempio sono leggeri, quindi non vanno bene per le miniature più pesanti, ma sono anche facili da reperire ed estremamente economici. Quello con cui vi consiglio di tenere il modello incollato al tappino di sughero è del semplicissimo pattafix che si trova veramente ovunque. Avere tanti tappini a disposizione con il Patafix ci permette magari di risparmiare tempo quando vogliamo primerare più miniature insieme e sono anche molto facili da staccare e spostare tra un tappino e l’altro. Il fatto però proprio di tenere la miniatura dal tappino e non dalla basetta ci dà un maggiore superficie con la quale avere il controllo delle inclinazioni con cui teniamo il modello. L’handle RedGrass Games per esempio è molto più comodo da tenere perché è pensato per appoggiarci l’intera mano. Inoltre la comodità di questo è proprio il fatto che limita al massimo i movimenti del polso, quindi il polso non si stancherà più del dovuto perché le uniche cose che si muoveranno saranno le due dita in alto che ci permetteranno di far ruotare il modello al bisogno. Queste sono le soluzioni che utilizzo io, ma ovviamente qualsiasi tipo di tappino di recupero purché abbia una certa superficie d’appoggio, va benissimo. anche un barattolino di un colore vecchio.

Questi erano quindi i miei consigli per essere più precisi in pittura. Spero come sempre che vi siano stato utili.

Ci vediamo nel prossimo approfondimento. Kiki

video dedicati

Se preferisci vedere questi suggerimenti in pratica, ti consiglio di dare un’occhiata al video che ho dedicato sull’argomento.

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