il primer
Il primer va applicato dopo rifinitura e lavaggio, ed è uno strato che ci permette di uniformare la superficie della miniatura rendendola adatta alla pittura. Può essere realizzato con diverse tecniche e strumenti, a seconda di come intendiamo impiegarlo.Il primer va applicato dopo rifinitura e lavaggio, ed è uno strato che ci permette di uniformare la superficie della miniatura rendendola adatta alla pittura. Può essere realizzato con diverse tecniche e strumenti, a seconda di come intendiamo impiegarlo. In questa pagina vediamo gli esempi più comuni e utilizzati.
Ogni modello, prima di applicare il primer, va correttamente rifinito dai difetti di stampa, eventualmente montato, lavato e asciugato. A questo punto siamo pronti ad applicare il primer. In commercio ne esistono di diversi tipi, da quello a bomboletta, quello pronto all’uso da stendere ad aerografo o a pennello, oppure quello poliuretanico. Qualunque sia la nostra scelta, il primer consiste in un passaggio obbligatorio, da fare prima della pittura, perchè è grazie ad esso se i colori acrilici che useremo dopo riusciranno ad aggrapparsi al modello, sia esso in plastica, in resina o in metallo.
Bomboletta
Quando si è agli inizi spesso si opta per la bomboletta come strumento per il primer, dato che non richiede l’acquisto di altro. Di contro, presenta però diversi punti a sfavore: l’obbligo di usarla all’aperto, mai sotto il sole diretto; la grande variabilità in condizioni di forte umidità o freddo; il rischio di creare strati troppo grossi se non si fa attenzione alla quantità spruzzata; il costo alto e la poca resa se paragonata ad altri tipi di primer. Le più conosciute sono sicuramente quella Citadel, The Army Painter e Vallejo. Quest’ultima ha un ottimo rapporto qualità prezzo, ed è quella che personalmente consiglio.
Pennello
Il pennello rappresenta un’ottima alternativa per chi non dispone di spazi esterni o da dedicare a strumenti come l’aerografo. È estremamente controllabile sia la quantità applicata, che la stesura, ma di contro è certamente il più lento da applicare. Inoltre, dato che per una buona applicazione, è necessario raggiungere anche i punti più nascosti, va utilizzato un pennello vecchio per evitare di rovinare i migliori. I prodotti usati a questo scopo possono essere primer poliuretanici come i Vallejo (che creano una sorta di strato più resistente), da alleggerire con qualche goccia di Thinner (per aerografo); primer come quello Scale75, già pronto all’uso ma estremamente opaco, oppure altri come i Molotow, che non nascono come primer, ma che svolgono benissimo questa funzione, e sono anch’essi già pronti all’uso. In ogni caso si tratta di prodotti molto persistenti sulle setole, quindi andranno rimossi con cura dal pennello.
Aerografo
L’aerografo rappresenta in assoluto il metodo migliore per applicare il primer. È estremamente controllabile nella quantità applicata perchè permette di applicare strati sottili. Di conseguenza anche tipologie di primer come lo zenitale, o altri composti da più strati/luci, si possono eseguire con maggiore serenità e attenzione, realizzando basi molto utili nelle fasi successive di pittura.
Di contro è uno strumento che richiede un minimo di conoscenza per utilizzarlo correttamente, richiede un piccolo spazio dedicato, e inoltre può rappresentare un acquisto non immediato per i novizi. Alcuni primer eseguibili ad aerografo, oltre al già citato zenitale, possono essere quelli colorati, per creare veri e propri underpainting da usare come parte integrante della pittura successiva, o quelli con illuminazioni particolari.
Al di là dello strumento scelto per realizzarlo, come detto il primer è un passaggio obbligatorio per evitare di faticare nell’applicazione dei colori, e per evitare che si stacchino al solo tocco. La sua funzionalità pratica è innegabile, e per questo vengono messi in commercio primer di colori diversi, a seconda delle esigente. Di seguito ne vediamo alcune.
primer nero
Il primer nero è spesso molto comune e spesso il più utilizzato anche se esistono molte alternative più pratiche. Quando ad esempio vogliamo partire dai colori più scuri, ovvero da quelli che potremmo definire le ombre nei nostri modelli, è sicuramente un’ottima scelta, dato non avremo difficoltà a stendere colori scuri su base nera.
Un primer nero satinato è ottimo quando vogliamo trovare velocemente una traccia di dove posizionare le luci, dato che spostando il modello sotto una luce, si creeranno dei riflessi più chiari che ci forniranno velocemente una traccia dei volumi. Di conseguenza è ottimo anche per la tecnica del Metallo Non Metallo o per modelli con grandi superfici da colorare con colori metallizzati, così che appaiano ancora più brillanti. Infine, se vogliamo creare primer come quello zenitale, o con luci laterali, o da abbinare ad un drybrush chiaro, è il punto di partenza perfetto su cui aggiungere gli strati più chiari.
Sicuramente risulta molto scomodo se invece vogliamo utilizzare colori molto chiari, perchè faremmo molto fatica a stenderli, e ovviamente non è adatto se vogliamo utilizzare tecniche di pittura veloce come i Contrast o simili, che lavorano solo su basi chiare.
primer bianco
Il primer bianco è un’alternativa che non consiglio in nessuna situazione, se non quando si intende usare prodotti come i Contrast, per i quali una base chiara è necessaria. Quando vogliamo creare l’effetto luminoso e brillante sul modello, come ad esempio per il fuoco o oggetti “accesi”, usiamo la base bianca piena come punto di partenza sotto a quelle singole sezioni. Di conseguenza, utilizzare un primer così chiaro su tutto il modello è controproducente perchè rende tutti i colori estremamente brillanti, in modo innaturale. Inoltre è scomodo stendere i colori sul bianco, e nel caso volessimo usare colori scuri, o metallizzati, sarebbe molto sconsigliato.
Per quanto riguarda il suo impiego nel primer zenitale (vedi sotto), non è necessario utilizzare un primer bianco, ma basta un colore bianco, da applicare sopra al primer nero già steso sotto.
primer grigio
Il primer grigio rappresenta un ottimo compromesso sul quale è pratico e semplice stendere sia colori chiari che scuri. È una base molto neutra, che non entra in conflitto con nessuna tonalità che si andrà a stendere sopra.
Acquistando il primer grigio possiamo cambiare tra una tecnica e l’altra senza avere limitazioni, dandoci libertà di partire da colori scuri (ombre), oppure luci, oppure anche dai colori intermedi, e poi lavorare con precisione su ombre e luci.
Come il primer bianco, non è necessario nello zenitale, dato che si può sostituire con un qualsiasi colore, e inoltre, utilizzando un inchiostro bianco, si andrà comunque a creare una transizione grigia senza usarlo effettivamente.
Se si è in dubbio su quale colore scegliere, il grigio è quello che consiglio di più.
primer zenitale
Il primer zenitale viene utilizzato per simulare la luce del sole di mezzogiorno, che illumina il modello direttamente da sopra. Viene comunemente fatto con base nera su tutto il modello, uno strato grigio applicato a 45°, a creare una sorta di luce ambientale, e una luce bianca diretta da sopra. Dato che il primo strato è già realizzato con un primer pieno e coprente su tutto il modello, gli strati successivi si possono fare anche con un colore air o un inchiostro, in modo da ottenere strati più sottili e non rischiare di coprire i dettagli della miniatura. Per questo non è consigliato farlo a bomboletta, se non saltando almeno lo strato intermedio grigio.
Lo si può utilizzare come semplice studio, per trovare subito le zone da illuminare e imparare a interpretare il modello; per mettere più in evidenza i dettagli; come vera e propria traccia da seguire con i colori per posizionare colori scuri nelle ombre e chiari nelle luci; e infine per stendere colori semitrasparenti o inchiostri, che permetteranno di sfruttare appieno le differenze cromatiche della base.
primer colorato
Il primer colorato si può utilizzare in diversi casi. Nel caso di grandi aree di incarnato si potrebbe scegliere un primer di colore simile per avere una base di partenza più comoda sulla quale stendere i colori (anche se sarebbe comunque da coprire in toto). Oppure per realizzare contrasti e luci particolari, magari calde/fredde, e poi sfruttare quella base molto colorata per lavorare sopra con colori semi trasparenti. Insomma una scelta non comune ma che si presta a molti utilizzi.